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L’inclusione scolastica non si limita alla presenza fisica dello studente in aula. Significa costruire un contesto in cui ognuno possa partecipare attivamente, apprendere secondo le proprie possibilità, e sentirsi valorizzato come parte della comunità classe.

Nel caso di alunni con disabilità intellettiva o difficoltà cognitive, l’inclusione passa attraverso un uso intenzionale e sistematico di strategie didattiche che permettano di accedere ai contenuti, di comprenderli e di esprimerli in modi alternativi.

In questa pagina proponiamo una serie di strategie per l’inclusione cognitiva, fondate su evidenze pedagogiche e buone pratiche, adattabili alla scuola secondaria.

Chi sono gli alunni con fragilità cognitive?

L’inclusione cognitiva riguarda studenti con:

  • Disabilità intellettiva lieve o moderata;

  • Funzionamento intellettivo limite (FIL);

  • Disturbi dello sviluppo del linguaggio e della comunicazione;

  • Disturbi neuroevolutivi multipli (es. ADHD + difficoltà cognitive);

  • Esiti di traumi o condizioni ambientali svantaggiate.

Questi studenti possono faticare nella memoria di lavoro, nell’astrazione, nella generalizzazione, nel ragionamento logico, nella lettura e comprensione, ma posseggono potenzialità reali se sostenuti con strumenti adeguati.

Principi guida per l’inclusione cognitiva

  1. Personalizzazione: adattare contenuti, strumenti e obiettivi ai bisogni dello studente.

  2. Semplificazione cognitiva: ridurre la complessità senza svuotare il significato.

  3. Multicanalità: proporre stimoli visivi, uditivi, motori e verbali integrati.

  4. Esplicitazione e struttura: rendere visibile ciò che si chiede, cosa si deve fare, in che tempi.

  5. Mediazione: guidare lo studente nell’organizzazione del compito, con domande, schemi, riferimenti.

Strategie concrete per la didattica inclusiva

📄 1. Semplificazione del linguaggio

  • Usare frasi brevi, lessico concreto, linguaggio attivo.

  • Eliminare strutture subordinate o astratte.

  • Riformulare consegne complesse in passi sequenziali.

Esempio:
🔴 “Analizza criticamente il testo individuando le relazioni causa-effetto.”
🟢 “Leggi il testo. Cosa succede prima? Cosa succede dopo? Perché?”

2. Strutturazione del compito

  • Fornire scaffolding visivo: tabelle, mappe, elenchi puntati.

  • Dividere l’attività in step numerati.

  • Specificare quanto tempo si ha e quanto si deve produrre.

Esempio: usare una checklist del tipo:

  • Ho letto tutta la consegna?

  • So cosa devo fare?

  • Ho iniziato il primo punto?

3. Riduzione e ridefinizione degli obiettivi

  • Identificare i “nuclei fondanti” della disciplina (cosa è veramente importante?).

  • Lavorare per competenze minime e significative.

  • Valutare sulla padronanza degli obiettivi personalizzati (PEI o PDP).

Esempio: se la classe lavora su un saggio breve, l’alunno con disabilità può:

  • Scegliere tra due tracce guidate.

  • Scrivere una scaletta o un testo con frasi modello.

  • Usare immagini-sequenza come supporto.

4. Attivazione della memoria e comprensione

  • Usare mappe concettuali, immagini, video, riassunti orali.

  • Far costruire schede riassuntive personalizzate.

  • Utilizzare l’insegnamento reciproco: spiegare ad altri aiuta a fissare.

Esempio: creare una mappa guidata a partire da parole-chiave scelte insieme.

5. Accessibilità dei materiali

  • Fornire testi semplificati e ad alta leggibilità (font sans-serif, spaziatura, paragrafi brevi).

  • Offrire versioni audio o video dei contenuti.

  • Usare strumenti compensativi (es. sintesi vocale, immagini-sequenza, dizionari semplificati).

Esempio: nella lezione di storia, fornire un fascicolo semplificato + linea del tempo illustrata.

Strategie relazionali e motivazionali

  • Rinforzare i successi visibili e misurabili (“Hai completato tutto!”, “Bravo, hai capito da solo”).

  • Dare tempi distesi e protezione dall’ansia da prestazione.

  • Lavorare in coppia solidale con compagni tutorati.

  • Usare giochi didattici, quiz, sfide cooperative per rafforzare la motivazione.

Esempio pratico: analisi del testo

Classe seconda superiore – analisi del testo narrativo

Fase Classe Adattamento inclusivo
Lettura Testo originale di 3 pagine Testo semplificato con immagini, suddiviso in scene
Analisi Domande complesse sul narratore e sul tempo Domande guida + schede precompilate da completare
Produzione Riassunto e commento libero Scheda guidata con frasi da completare
Riferimenti utili
  • Ianes, D. & Cramerotti, S. (2020). La didattica per l’inclusione.

  • Erickson (2023). Materiali facilitati per la secondaria.

  • Canevaro, A. (2013). L’integrazione scolastica come progetto di qualità.

  • MIUR (2021). Linee guida per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

Conclusione

L’inclusione cognitiva richiede attenzione progettuale, competenza pedagogica e fiducia nelle potenzialità di ogni studente. Non si tratta di “semplificare” in senso riduttivo, ma di tradurre i saperi in forme accessibili, significative e partecipate.
Solo così è possibile garantire pari dignità educativa e costruire una scuola davvero per tutti.