Cognizione, emozione e comportamento nella scuola
Le funzioni esecutive sono un insieme di abilità cognitive che consentono di regolare pensieri, emozioni e azioni in funzione di un obiettivo. Tradizionalmente, queste abilità sono considerate competenze “fredde”, cioè legate al pensiero logico, alla memoria di lavoro e alla pianificazione. Tuttavia, ricerche recenti hanno dimostrato che esistono anche funzioni esecutive “calde”, che intervengono nei contesti motivazionali, affettivi e sociali.
Questa distinzione è particolarmente importante per la scuola, perché spiega perché alcuni studenti “brillanti” falliscono nelle prove scolastiche, mentre altri, pur con fragilità cognitive, riescono a lavorare con costanza, adattarsi e gestire le sfide.
Cosa sono le funzioni esecutive “fredde”?
Le funzioni esecutive fredde si attivano in contesti cognitivi neutri dal punto di vista emotivo. Riguardano la gestione razionale del comportamento e del pensiero.
Tra queste rientrano:
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Inibizione: capacità di trattenere risposte automatiche o distrazioni.
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Memoria di lavoro: mantenere e manipolare informazioni per un tempo limitato.
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Flessibilità cognitiva: cambiare strategia o punto di vista.
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Pianificazione: organizzare una sequenza di azioni per raggiungere un obiettivo.
Queste funzioni sono centrali nelle attività scolastiche come la risoluzione di problemi, lo studio autonomo, la comprensione del testo, la produzione scritta e la gestione del tempo.
Cosa sono le funzioni esecutive “calde”?
Le funzioni esecutive calde si attivano quando la situazione comporta coinvolgimento emotivo, relazionale o motivazionale. Riguardano la capacità di:
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Riconoscere e regolare le emozioni.
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Valutare le ricompense e le conseguenze a lungo termine.
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Gestire la frustrazione e il ritardo nella gratificazione.
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Prendere decisioni in contesti sociali o morali.
Queste funzioni si collegano al funzionamento del sistema limbico e della corteccia orbitofrontale, aree cerebrali coinvolte nell’emotività e nella motivazione.
Differenze tra funzioni esecutive fredde e calde
Le funzioni fredde operano in compiti logici, ordinati e prevedibili, dove è richiesta attenzione e concentrazione.
Le funzioni calde entrano in gioco in contesti in cui l’alunno prova emozioni, frustrazione, desideri o pressioni sociali.
Un esempio semplice:
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Un esercizio matematico a tempo richiede funzioni esecutive fredde.
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Gestire l’ansia prima di una verifica orale, o aspettare il proprio turno in un gioco, richiede funzioni esecutive calde.
Esempi scolastici di difficoltà nelle FE fredde e calde
Difficoltà nelle funzioni esecutive fredde:
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Fatica a seguire una sequenza (es. problema a più fasi).
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Impulsività nella scrittura o nelle verifiche (es. errori per fretta).
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Disorganizzazione nello studio, dimenticanze, perdita del materiale.
Difficoltà nelle funzioni esecutive calde:
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Scatti d’ira, pianto, ritiro quando si presenta un ostacolo.
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Difficoltà a tollerare frustrazioni, critiche o perdite.
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Reazioni impulsive nei rapporti con i pari o con l’adulto.
Molti studenti con ADHD, disturbo della condotta, disturbo oppositivo-provocatorio o tratti del neurodivergente presentano una disfunzione prevalente nelle FE calde.
Implicazioni educative
Una didattica inclusiva deve tenere conto non solo delle competenze cognitive, ma anche della regolazione affettivo-comportamentale. Ignorare la componente emotiva significa escludere una parte essenziale del funzionamento scolastico.
È utile distinguere tra:
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Studenti che non sanno organizzare il proprio pensiero (FE fredde deboli);
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Studenti che non riescono a gestire emozioni e impulsività (FE calde deboli);
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Studenti con difficoltà su entrambi i fronti.
Strategie per supportare entrambe le dimensioni
Per sostenere le funzioni fredde:
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Pianificatori, agende, checklist visuali.
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Suddivisione dei compiti in fasi numerate.
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Routine strutturate e anticipate.
Per sostenere le funzioni calde:
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Clima emotivamente sicuro e prevedibile.
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Rinforzi positivi e rinforzi immediati.
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Training sull’autoregolazione emotiva (respiro, pausa, linguaggio interno).
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Modellamento comportamentale e mediazione sociale.
Riflessione finale
Le funzioni esecutive non sono solo “abilità mentali”: sono ciò che ci permette di comportarci in modo efficace nel mondo. Comprendere la distinzione tra FE fredde e calde significa leggere meglio il comportamento degli studenti e intervenire con maggiore precisione.
Un ragazzo che urla, non partecipa o abbandona un compito non è sempre “maleducato” o “svogliato”: può avere difficoltà nella gestione delle emozioni, nella motivazione o nel controllo degli impulsi.
Allo stesso modo, uno studente silenzioso ma disorganizzato può avere un deficit nelle FE fredde e avere bisogno di strategie concrete per pianificare e portare a termine le attività.