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Ragionamento, problem solving, creatività e pensiero astratto

Le funzioni cognitive superiori rappresentano il livello più complesso e sofisticato del funzionamento mentale. Si costruiscono progressivamente a partire dalle funzioni cognitive di base (percezione, attenzione, memoria, linguaggio), e permettono all’individuo di pensare in modo flessibile, pianificare, risolvere problemi, prendere decisioni e creare soluzioni originali.

Sono queste le competenze che rendono lo studente capace di affrontare la complessità del sapere scolastico e della vita. Per questo, ogni docente dovrebbe conoscerle e promuoverle nel quotidiano.

Cosa sono le funzioni cognitive superiori?

Le funzioni cognitive superiori sono abilità mentali complesse che:

  • integrano più processi cognitivi di base,

  • si attivano in situazioni nuove o non automatizzate,

  • implicano una certa dose di astrazione, riflessione, controllo.

Riguardano in particolare:

  1. Il ragionamento logico e deduttivo

  2. Il problem solving

  3. La creatività

  4. Il pensiero astratto e critico

Queste funzioni si sviluppano nel tempo e possono essere potenziate attraverso esperienze didattiche stimolanti, cooperative e mediate.

1. Ragionamento logico e deduttivo

È la capacità di collegare dati e concetti per trarre conclusioni corrette, seguendo regole logiche.
Include:

  • Categorizzazione (es. “frutta” → mela, pera, arancia)

  • Seriamento (ordinare in base a grandezza, tempo, quantità)

  • Deduzione e inferenza (se A implica B, allora…)

Fondamentale in matematica, scienze, grammatica, geometria.

Difficoltà nel ragionamento logico si osservano spesso negli studenti con disabilità intellettiva, disturbi del linguaggio e funzionamento intellettivo limite.

🔧 Strategie didattiche:

  • Proporre esercizi a difficoltà graduale

  • Usare schemi logici, mappe, diagrammi

  • Lavorare su giochi di logica (domande “se… allora”, analogie)

2. Problem solving

È la capacità di affrontare situazioni nuove o complesse cercando soluzioni adeguate.
Richiede:

  • Comprensione del problema

  • Analisi dei dati

  • Proposta di ipotesi

  • Verifica della soluzione

È trasversale a tutte le discipline: dalla risoluzione di un problema aritmetico, alla progettazione di un esperimento, all’organizzazione di uno studio autonomo.

Alcuni studenti mostrano rigidità cognitiva: si bloccano davanti a problemi non “identici” a quelli già esercitati.

Strategie didattiche:

  • Guidare con domande: “Cosa ti viene richiesto? Cosa sai? Cosa puoi fare?”

  • Usare schede per i 4 passi: capisco – pianifico – eseguo – verifico

  • Introdurre giochi di ruolo, sfide, simulazioni

3. Creatività

La creatività non è solo “fantasia”, ma la capacità di generare idee nuove e utili in un determinato contesto.
Include:

  • Pensiero divergente (trovare più soluzioni per uno stesso problema)

  • Capacità di combinare elementi diversi

  • Originalità nell’espressione e nella soluzione

Fondamentale nelle discipline artistiche e umanistiche, ma anche in matematica e scienze (es. ipotizzare, progettare, sintetizzare).

In una scuola spesso centrata sulla standardizzazione, la creatività va promossa consapevolmente come competenza-chiave del XXI secolo (Indicazioni Nazionali, UE 2018).

Strategie didattiche:

  • Proporre compiti aperti: “Come lo risolveresti tu?”

  • Dare spazio a produzioni individuali e collettive (scrittura creativa, poster, esperimenti)

  • Valorizzare l’originalità, anche nei modi di esprimersi

4. Pensiero astratto e critico

Il pensiero astratto consente di operare mentalmente su concetti non concreti, come valori, cause, ideologie, probabilità.

Il pensiero critico è la capacità di:

  • valutare le informazioni,

  • mettere in discussione le fonti,

  • argomentare con coerenza.

Si sviluppa tardi (dalla preadolescenza in poi) ed è cruciale per l’apprendimento consapevole e l’autonomia di giudizio.

Strategie didattiche:

  • Proporre discussioni e dibattiti guidati

  • Usare articoli, testi argomentativi, casi reali

  • Stimolare domande di riflessione: “Cosa ne pensi? Perché?”

Come promuovere le funzioni cognitive superiori in aula

Obiettivo Strategie operative
Stimolare il ragionamento Domande aperte, confronto tra soluzioni, mappe concettuali
Favorire il problem solving Scenari realistici, compiti di realtà, lavoro in gruppo
Attivare la creatività Compiti divergenti, attività espressive, sfide cooperative
Sviluppare il pensiero critico Discussioni argomentate, analisi di testi, autovalutazioni

In chiave inclusiva

Studenti con disabilità cognitive, DSA o ADHD possono presentare difficoltà nell’attivare queste funzioni, ma non sono privi di potenzialità.

Con il giusto supporto, anche alunni fragili possono:

  • ragionare in modo efficace (se guidati con strutture chiare),

  • risolvere problemi (se contestualizzati e graduali),

  • esprimere idee originali (se valorizzati),

  • partecipare a discussioni (se supportati con tracce e domande guida).

La chiave è creare contesti cognitivi accessibili, dove si possa pensare, provare, fallire, riprovare, e crescere.

Riferimenti consigliati
  • Cornoldi, C. (2015). Psicologia dei processi cognitivi

  • Anderson, J. (2010). Cognitive Psychology and its Implications

  • Gardner, H. (2006). Cinque chiavi per il futuro

  • Vygotskij, L. S. (1978). Mind in Society

  • MIUR (2018). Competenze chiave europee nella scuola dell’autonomia

Conclusione

Le funzioni cognitive superiori sono ciò che ci consente di andare oltre la semplice esecuzione, per diventare soggetti pensanti, riflessivi e creativi.
Educare a queste funzioni significa preparare gli studenti alla complessità del sapere e della vita: una scuola inclusiva deve saper allenare il pensiero tanto quanto la memoria, l’ascolto e la scrittura.

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