Come apprendiamo: l’informazione dalla percezione alla memoria a lungo termine
Nel 1968, Richard Atkinson e Richard Shiffrin pubblicano un modello teorico destinato a influenzare profondamente la psicologia dell’apprendimento: il modello multi-store della memoria, noto anche come modello a tre magazzini.
Questa teoria rappresenta uno dei pilastri del cognitivismo e ha offerto strumenti preziosi per la didattica scolastica, aiutando gli insegnanti a capire come avviene il passaggio dall’informazione percepita a quella consolidata nella memoria a lungo termine.
Il modello multi-store: tre sistemi, una sola mente
Secondo Atkinson e Shiffrin, la mente elabora l’informazione attraverso tre stadi distinti:
🔹 1. Memoria sensoriale
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Dura pochi decimi di secondo
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Riceve tutte le informazioni dai sensi (vista, udito, ecc.)
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Funziona come un filtro: solo ciò che viene attivamente selezionato passa allo stadio successivo
🔹 2. Memoria a breve termine (MBT)
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Durata: circa 15–30 secondi
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Capacità limitata: 7±2 unità di informazione
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Serve a mantenere attive le informazioni per l’elaborazione immediata
Perché l’informazione non venga persa, deve essere ripetuta (rehearsal), oppure collegata a ciò che già conosciamo.
🔹 3. Memoria a lungo termine (MLT)
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Deposito potenzialmente illimitato
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Conserva le informazioni in modo duraturo
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Organizzata in schemi e reti semantiche
Il passaggio dalla MBT alla MLT avviene solo se l’informazione è elaborata in modo profondo, ad esempio attraverso la comprensione, l’associazione o la rielaborazione personale.
Le fasi dell’apprendimento secondo il modello
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Percepire l’informazione
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Attivare l’attenzione selettiva
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Conservare temporaneamente in MBT
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Elaborare e rielaborare per consolidare
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Archiviare nella MLT
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Recuperare l’informazione al momento del bisogno
Implicazioni didattiche del modello di Atkinson & Shiffrin
Il loro modello ci ricorda che non basta “spiegare” per insegnare: è necessario attivare processi mentali profondi per far sì che l’informazione venga appresa e memorizzata.
📘 Strategie per facilitare l’apprendimento:
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Catturare l’attenzione iniziale con stimoli significativi
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Suddividere i contenuti in unità piccole e gestibili
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Stimolare la ripetizione attiva (riformulazioni, schemi, esercizi)
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Usare esempi concreti per favorire il passaggio MBT → MLT
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Favorire l’associazione con conoscenze pregresse
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Utilizzare mappe concettuali e schemi
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Rinforzare il recupero attivo (quiz, spiegazioni tra pari)
Atkinson e l’inclusione
Il modello è particolarmente utile nella progettazione didattica per studenti con:
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DSA (es. dislessia): difficoltà nel mantenimento della memoria a breve termine → serve ridurre il carico cognitivo;
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ADHD: difficoltà di attenzione selettiva → serve lavorare sull’organizzazione e la motivazione;
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Disabilità cognitive: necessità di strategie per consolidare le informazioni nel tempo, con l’aiuto di supporti visivi, concreti e ripetizione strutturata.
L’attenzione ai tempi di elaborazione, alla modalità di presentazione dei contenuti e alla ripresa frequente delle conoscenze è un fattore decisivo per rendere accessibile il sapere.
Critiche e sviluppi successivi
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Il modello è lineare, mentre oggi si riconosce che i processi cognitivi sono interattivi e dinamici
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È stato arricchito da studi successivi sulla memoria di lavoro (Baddeley e Hitch)
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Ha comunque rappresentato un punto di svolta per lo studio dell’apprendimento
Conclusione
Atkinson e Shiffrin ci hanno insegnato che memorizzare non significa solo ripetere, ma elaborare attivamente l’informazione, collegarla, darle senso.
Una buona didattica è quella che accompagna l’informazione lungo il suo viaggio, dalla percezione iniziale fino alla memoria a lungo termine.
Per ogni docente, questo significa conoscere i limiti cognitivi degli studenti, e costruire percorsi che li aiutino a trattenere, comprendere e usare ciò che apprendono.
Fonti di riferimento
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Atkinson, R. C., & Shiffrin, R. M. (1968). Human Memory: A Proposed System and its Control Processes
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Baddeley, A. (1992). Working Memory
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MIUR (2021). Didattica metacognitiva e funzioni esecutive
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Erickson (2023). Apprendere con la memoria. Strategie per la scuola secondaria